sabato 9 dicembre 2017

Un rivestimento accattivante

Una delle preoccupazioni delle destinatarie dell'hoverboard in lavorazione era che apparisse come "un pezzo di legno con le ruote"... Una frase che sicuramente scaturiva da una naturale diffidenza nelle caratteristiche estetiche di un lavoro DIY.
Tuttavia la cosa non andava senz'altro sottovalutata perché la pretesa di poter realizzare un hoverboard "che funzioni come uno comprato" porta con sé anche il requisito non-funzionale di apparire, non dico come quelli comprati, ma certamente gradevole e degno di essere mostrato pubblicamente.


Inizialmente avevo pensato di dipingerlo con vernici a smalto, anche se non mi ero posto davvero molte domande su come sarebbe venuto con una verniciatura.
Pressato dalle dirette interessate, però, mi sono reso conto che la verniciatura avrebbe richiesto una esperienza non indifferente per assicurare un risultato gradevole e quasi-professionale.
E poi è una operazione non reversibile, che non perdona gli errori.

Ma poi ci è venuta l'idea: rivestirlo con copertura adesiva!
Mia moglie era già riuscita a cambiare aspetto a diversi mobili a casa ottenendo risultati veramente buoni senza grandi difficoltà. Sarei riuscito a fare lo stesso anche con il nostro scooter elettrico.

Nelle "grandi ferramente" che tutti conosciamo si riesce a trovare facilmente questo tipo di copertura e, se si è fortunati, anche con disegni e colori niente male.
Abbiamo optato per una copertura argentata con riflessi iridescenti, come si vede nelle figure di questo post. Ad Elisa è piaciuta tantissimo e devo dire che è piaciuta anche a me.

Per la sua applicazione è necessario ritagliarla in modo che:

  • Le pieghe ed i ritagli non siano visibili e non appaiano sulla faccia superiore, ma quanto più possibile vicino agli spigoli e nella faccia inferiore;
  • Non si creino troppe sovrapposizioni di strati con la formazione di dossi antiestetici.
Il ritaglio richiede un po' di pratica, come quando si ritaglia la carta con cui si vuole foderare un libro. Ma se si fa attenzione e si prova due o tre volte con la carta protettiva ancora attaccata, prima di incollare definitivamente, il risultato non delude.


Ho dovuto anche smontare il rinforzo di alluminio e le piastre di fissaggio delle ruote all'asse di legno, assemblati l'ultima volta (al post precedente), per fare in modo che la carta adesiva si incollasse intera anche al di sotto della barra, per evitare troppi ritagli e bordi visibili.

Il risultato finale è in questa foto qui a sinistra e ci ha soddisfatto davvero. I riflessi colorati saranno davvero eleganti alla luce del sole e daranno anche un tocco di originalità rispetto ai soliti "plasticoni neri" che si vedono in giro

Il nostro self-balancing scooter comincia già a prendere forma e a mostrare più o meno come apparirà quando sarà terminato.

E' senz'altro un'incoraggiamento a continuare!

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