sabato 16 settembre 2017

Comincio dalla pedana

Non c'è più tempo da perdere: ho ordinato i componenti principali dell'hoverboard, ovvero le ruote motorizzate con motore sincrono (brushless) e i relativi controllori.

In questa prima versione voglio concentrarmi sulla soluzione DIY di aspetti fondamentali come la costruzione meccanica ed il controllo elettronico. Non ho voluto invece complicarmi ulteriormente la vita progettando anche la motorizzazione: so che aggiungerebbe difficoltà che ritarderebbero troppo il completamento della prima versione. Per cui ho scelto ruote già motorizzate e controller già assemblati adatti ai mezzi leggeri elettrici.

La spedizione ci metterà un bel po' perché mi sono rivolto ad uno dei "noti" siti generali cinesi,
Scelta non sempre condivisibile, ma dettata dall'incertezza del risultato e quindi dalla necessità di investire il minimo costo necessario.



Nell'attesa, però il lavoro può cominciare: preparare la pedana.


Come si può vedere dal modello 3D mostrato nel post precedente, la pedana è composta da un unico asse di legno della lunghezza di 54cm e larghezza di 23cm, con gli angoli smussati e un'apertura centrale di circa 15cm nel lato frontale. Quest'apertura servirà per alloggiare la batteria al litio per l'alimentazione del mezzo.

Ho utilizzato un legno di recupero, una mensola non più utilizzata. E' però necessario che il legno sia sia buona qualità perché dovrà reggere il peso di una persona media (e in particolare il MIO peso, di circa 100 Kg...) e le vibrazioni del moto su strada, senza cedimenti.
Quindi legni compositi, laminati o truciolati non sono adatti. L'MDF può essere una buona opzione, ma solo se di spessore e rigidità adeguate

La forma è molto semplice, per cui non sono necessari strumenti professionali per il taglio. E' sufficiente un seghetto alternativo, purché di buona qualità.

Al riguardo, sottolineo come la qualità degli strumenti non può essere inferiore alle aspettative di qualità del lavoro finito!  Utilizzare strumenti di bassa qualità inevitabilmente porta ad imprecisioni nella lavorazione meccanica dei materiali, quindi visibile esternamente.
Pur trattandosi di un lavoro da maker, DIY, l'aspetto estetico dell'oggetto dà tanto valore al tempo speso ed alla possibilità di interessare altre persone al lavoro svolto. Un oggetto "bruttino" ha molte probabilità di essere messo da parte prima o poi, vanificando il preziosissimo tempo impiegato alla realizzazione.


L'operazione di taglio ha preso solo qualche ora.

Per dare maggior robustezza alla pedana di quanto il solo legno possa dare, ho deciso di rinforzarla applicando una barra di alluminio di sezione quadrata da 10mm di lato alla faccia inferiore.


Questa non è l'unica scelta possibile: è possibile utilizzare barre  di diverso materiale, sezione e spessore. Se viene usato il legno per la pedana, però, un qualsiasi rinforzo è necessario perché il peso del viaggiatore deve scaricarsi direttamente sulle ruote e non deve far flettere il legno, altrimenti a lungo andare la pedana puo incrinarsi e addirittura spezzarsi. Mai sottovalutare le vibrazioni sotto carico!

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